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  4. Quanto pesa un bue? Abbastanza per insegnarci che collaborare ci rende più competenti

Nel 1906, alla fiera di Plymouth, Francis Galton, eclettico studioso di sua maestà i cui interessi spaziavano dall’esplorazione alla biologia, dall’antropologia alla climatologia, fece una scoperta sorprendente. Durante un concorso in cui 787 partecipanti dovevano indovinare il peso di un bue dopo la macellazione, Galton studiò la distribuzione dei giudizi espressi e scoprì che la mediana della distribuzione – la misura che rappresenta il valore centrale in un insieme ordinato di dati - risultava essere di 1207 libbre, mentre il peso reale del bue cucinato e condito era di 1198 libbre. Il giudizio popolare era quindi distante solo 9 libbre (lo 0,8% del peso complessivo) dalla realtà.
Anni dopo, Kenneth F. Wallis rivisitò l'articolo di Galton, osservando che la media aritmetica delle 787 stime era esattamente uguale al peso reale del bue. Wallis concluse che, sebbene Galton avesse identificato la mediana con la "Vox Populi" come espressione del “votante intermedio”, dal punto di vista concettuale ed empirico sarebbe stato più appropriato usare la media aritmetica, che meglio rappresenta la sintesi dei giudizi differenti dei partecipanti (chi scrive rimane perplesso sul perché non fu lo stesso Dalton a stimarne la media semplice, tanto più che le competenze statistiche di Dalton certo non mancavano né a lui, né ai suoi amici - ricordo infatti che era amico e collega di Karl Person e Ronald Fisher, giusto per citarne un paio).

 

L'Intelligenza Collettiva

Il principio dell'intelligenza collettiva, reso evidente dall'esperimento di Galton e ulteriormente esplorato da James Surowiecki nel suo libro "La Saggezza della Folla" del 2005, suggerisce che le decisioni prese da un gruppo diversificato di persone possono essere straordinariamente accurate. Un concetto che si può rivelare particolarmente utile nelle aziende moderne, e questo per diverse ragioni.

  • Decisioni Più Accurate: Coinvolgere un ampio gruppo di dipendenti nella raccolta e nell'analisi dei dati può portare a decisioni più precise e informate. Ad esempio, in un progetto di sviluppo di un nuovo prodotto, i contributi combinati di vari reparti (marketing, vendite, R&D) possono migliorare significativamente il risultato finale.
  • Innovazione e Creatività: L'intelligenza collettiva stimola l'innovazione. Le aziende possono promuovere brainstorming e sessioni collaborative, dove le idee di ogni dipendente sono ascoltate e valutate. Questo approccio può portare a soluzioni creative che un singolo individuo potrebbe non aver considerato.
  • Coinvolgimento dei Dipendenti: Quando i dipendenti partecipano ai processi decisionali, si sentono più coinvolti e motivati. La trasparenza e la condivisione delle informazioni aumentano il senso di appartenenza e responsabilità, migliorando l'ambiente di lavoro e la produttività.

 

Limiti e Considerazioni

James Surowiecki, nel suo libro, evidenzia anche i limiti dell'intelligenza collettiva. Perché funzioni efficacemente, è necessario che siano soddisfatte alcune condizioni:
Diversità di Opinioni: Il gruppo deve essere eterogeneo, con membri che portano diverse prospettive e competenze.
Indipendenza: Le opinioni dei membri del gruppo devono essere indipendenti, non influenzate dalle opinioni degli altri.
Decentralizzazione: Le decisioni devono essere prese a livello locale da persone che hanno conoscenze specifiche e dirette.
Aggregazione: Deve esserci un meccanismo per raccogliere e combinare le opinioni individuali in una decisione collettiva.
L'episodio del peso del bue alla fiera di Plymouth dimostra il potenziale della saggezza collettiva. Applicandone i principi, le aziende possono prendere decisioni migliori, stimolare l'innovazione e coinvolgere i dipendenti in modo più efficace. Tuttavia, è importante riconoscerne i limiti e creare le condizioni necessarie affinché possa funzionare al meglio. Come ci insegna Galton, la combinazione di molte menti può rivelarsi incredibilmente potente, a patto che sia gestita correttamente.

 

Qualche parola in più su Francis Galton

Francis Galton sviluppò tecniche statistiche come la correlazione e la regressione verso la media, fondamentali per l'analisi dei dati. È inoltre considerato il padre dell'eugenetica e promosse l’infelice proposito di migliorare la qualità genetica della popolazione umana.
Galton non era il più famoso scienziato nella sua famiglia: suo cugino era infatti il Sig. Charles Darwin.
Fu un appassionato di meteorologia e ideò la prima mappa meteorologica. Inventò inoltre il metodo per identificare le impronte digitali, rivoluzionando la criminologia moderna.

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Alberto De Marchi
Scritto da Alberto De Marchi
So che molte sfide sono difficili, ma credo che con il giusto equipaggiamento possano essere affrontate. Il mio motto: “pessimismo della ragione, ottimismo della volontà”
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