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  4. Superare le paure e affrontare il cambiamento!
Oggi vi proponiamo un estratto dal nostro magazine, un articolo che affronta le tematiche del cambiamento e la paura che spesso accompagna l'avvio di nuovi progetti e nuove esperienze! Ne parliamo con Matteo Bonazza di Hotel Klinik, azienda specializzata nella gestione di progetti legati al mondo del turismo.

"Ricordo ancora perfettamente le parole del mio cliente di fronte alle mie osservazioni sull’opportunità di avviare un processo di cambiamento nella sua impresa: “Hai ben ragione, però è come quando devi andare dal dentista. Sai che se non ci andrai avrai male. Prima poco, poi crescerà sempre di più. Però non mi piace andare dal dentista e ho paura … quindi aspetto”.

Condivido il fatto che andare dal dentista sia poco piacevole però devo far presente che affrontare il problema, quando è piccolo, comporta meno dolore e minori costi. Aspettare può portare anche ad interventi molto più invadenti, onerosi, dolorosi. Nel corso della nostra attività, sia personale che professionale, ci troviamo spesso di fronte alla necessità di apportare dei cambiamenti. Cambiamenti più o meno profondi e consistenti che determinano una trasformazione che, molto frequentemente, genera uno stato di ansia.

 

Il cambiamento può essere una scelta consapevole, figlia di un processo di maturazione personale, ma il più delle volte avviene per motivi precipitanti, ossia per cause che prescindono dalla nostra volontà. In questo secondo caso la strada diventa ancora più difficile e tortuosa da percorrere.

Il settore del turismo per anni è stato immune dalle trasformazioni e ha potuto continuare ad applicare modelli di business consolidati, affermati, sicuri. Dapprima lentamente, poi con velocità crescente, tutta una serie di logiche e di modelli provenienti da altri settori e comparti hanno trovato applicazione nel mondo della vacanza. Ciò ha determinato uno stravolgimento totale del sistema.

L’acquisto on line ha di fatto soppiantato quello off line, spingendo la crescita dei market place. La possibilità di recensire le strutture (ad esempio su TripAdvisor) ha stravolto le modalità di relazione tra ospite e proprietario e portato alla nascita di “tribù”.

L’applicazione di logiche dinamiche di prezzo ha polverizzato il caro vecchio listino prezzi. L’aumentare del controllo e della pressione fiscale ha assottigliato i margini d’impresa. La nascita, talvolta poco controllata, di nuove imprese ricettive ha determinato un aumento della competitività. Sono molti gli elementi che ci permettono di affermare che poco, molto poco, è come dieci anni fa.

Di fronte a questo cambiamento l’atteggiamento maggiormente diffuso è stato quello di attesa. Eppure non è la crisi. Non è una moda passeggera. Non è colpa della neve in ritardo. Non migliorerà per merito delle Apt o di altri soggetti. Non scomparirà TripAdvisor o strumenti analoghi. Non diminuirà la pressione fiscale.

Inutile quindi continuare a lamentarsi e stare a guardare. Molto più conveniente cercare di capire le nuove dinamiche e i nuovi scenari e provare ad interpretarli, viverli e farli propri. 

A tutti coloro che sono spaventati, disorientati, preoccupati mi sento di dire un serafico: “calma”. Tutte le questioni possono essere affrontate e risolte. Un passo alla volta, con determinazione e senza paura (che sappiamo tende a paralizzare) è possibile affrontare il cambiamento e trasformarlo in opportunità. Ci vuole però determinazione e impegno. Ci vuole fatica. Non è quindi il cambiamento a dover spaventare quanto piuttosto, la volontà di continuare a far finta di nulla e non avere il coraggio di prendere in mano la situazione. 

Un atteggiamento che mi disorienta maggiormente quando lo ritrovo in quegli imprenditori che intendono lasciare la propria azienda ai figli, consegnando loro delle situazioni veramente complesse. Così come mi terrorizza vedere le “giovani leve” inseguire modelli gestionali ormai tramontati e desueti, applicabili forse un tempo, ma certamente non oggi. Replicando gli errori dei propri genitori in modo sistematico.

 

Il cambiamento deve essere affrontato e le paure vanno superate. La cultura dell’alibi non può vincere ed essere preferita a quella delle responsabilità. Non è più tempo di aspettare. "

 

Matteo Bonazza

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