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  4. La più grande contraddizione: tra benessere e crisi climatica

Negli ultimi anni, l'interesse per la sostenibilità e la responsabilità sociale delle imprese ha raggiunto un punto critico. Sempre più persone si stanno rendendo conto dell'importanza di preservare il nostro pianeta e di garantire un futuro migliore per le prossime generazioni. L'ESG (Ambiente, Sociale e Governance) è diventato un tema centrale nelle discussioni sulla sostenibilità aziendale e svolge un ruolo fondamentale nel guidare le imprese verso un modello di business rigenerativo anziché estrattivo.

 

Ma cosa significa davvero essere un'azienda sostenibile ed equa? Come possono le imprese trasformare la loro determinazione in valore e impatto positivo per tutti gli stakeholder?

Questi sono interrogativi che molte aziende si stanno ponendo, specialmente dopo l'emergenza pandemica che ha evidenziato l'importanza di creare un valore condiviso per la società e l’ambiente.

Per comprendere meglio il tema, però, vorrei partire da una riflessione che si colloca a monte di tutto questo. Forse non sempre ci si fa caso, ma viviamo in un’epoca ricca di contraddizioni. Un’epoca in cui convivono il benessere più alto e diffuso mai vissuto dall’umanità (sia in termini di progresso tecnologico che per la qualità della vita) e una delle situazioni più drammatiche mai viste dal periodo post bellico di inizio ‘900. Un post-pandemia, una guerra che non cessa, il susseguirsi dell’instabilità economico-finanziaria ma soprattutto una serie di drammatici segnali dal punto di vista ambientale. Da un lato, dunque, osserviamo dei progressi straordinari rispetto alla tecnologia, al mondo del business e del benessere umano. Dall'altro siamo testimoni di sfide crescenti che mettono in pericolo il nostro pianeta e la nostra stessa esistenza.

 

Pensare alle condizioni del mondo di oggi significa guardare ad un terreno fertile per sentimenti contrastanti.

Per cercare di comprendere meglio la situazione attuale, è sufficiente analizzare gli andamenti che molte fonti dal web mettono a disposizione, per illustrare i cambiamenti globali attraverso dati e statistiche. Se esploriamo gli andamenti dei principali indicatori come l'aspettativa di vita e il reddito medio, risultano evidenti i progressi fatti dall'umanità nel corso degli anni.

Successivamente alla crisi del 1929, una spinta travolgente ha permesso a tutti i paesi del mondo di migliorare esponenzialmente le proprie condizioni di vita. Questa forza straordinaria è rappresentata dal progresso tecnologico e in particolare da una sua parte: il business e il suo braccio operativo, le aziende.

Il lavoro e il contributo delle aziende hanno traghettato l’umanità verso condizioni socio-economiche che all’inizio del secolo scorso non erano minimamente immaginabili.

Tuttavia, quando ci affacciamo al tema della sostenibilità, una domanda sorge spontanea: riusciremo a garantire le stesse condizioni di equilibrio e di benessere anche per le generazioni future? Purtroppo la risposta è: certamente no! Anche se abbiamo ottenuto dei grandi risultati da questo modello di sviluppo, se non riconsidereremo gli obiettivi e i valori che ci guidano perseguire sulla stessa strada non ci porterà ad un futuro desiderabile.

Il modello di sviluppo del business con cui abbiamo costruito il mondo di oggi ha come unico obiettivo quello di raccogliere e concentrare ricchezza nelle mani degli azionisti, e certo non si è mai preoccupato di considerare il proprio impatto sulle persone e sul pianeta.

 

È importante riconoscere che viviamo in un'epoca di dinamiche non lineari, ma esponenziali. La popolazione mondiale sta crescendo a un ritmo accelerato, le tecnologie stanno avanzando ad una velocità senza precedenti e le attività umane hanno un impatto che si amplifica nel tempo. Queste dinamiche esponenziali richiedono un'azione immediata e un cambiamento di paradigma.

Il pianeta che abitiamo è sempre lo stesso, ma il numero di persone che lo popolano è aumentato in modo considerevole. Ciò ha portato ad una pressione senza precedenti sulle risorse naturali, mettendo in discussione il nostro modello economico attuale.

Gli effetti generati dalle attività produttive stanno causando disastri naturali senza precedenti, e il surriscaldamento globale ha assunto carattere di assoluta urgenza, tanto da entrare prepotentemente negli obiettivi politici a tutti i livelli. La terra sta mostrando segni di sovraccarico ed è come se avesse la febbre a causa delle emissioni di CO2.

 

Cambiare paradigma significa lasciarsi alle spalle la cosiddetta Shareholder economy per traguardare una più equa Stakeholder Economy, dove tutti gli impatti del business, compresi quelli prodotti sulle comunità, l’ambiente e le persone, sono presi in considerazione.

Questa trasformazione richiede una maggiore consapevolezza delle interdipendenze tra tutti gli attori e l'ecosistema in cui operiamo. Solo riconoscendo il ruolo fondamentale delle persone e del pianeta all'interno del nostro sistema economico potremo creare un futuro sostenibile.

 

Ecco perché è fondamentale evolvere il nostro modello di business, adottare un'ottica sostenibile ed equa e misurare il nostro impatto sociale e ambientale. L'ESG svolge un ruolo centrale in questa trasformazione, incoraggiando le imprese a considerare l'impatto sociale, ambientale e di governance in ogni decisione. Misurare e comunicare l'efficacia di queste azioni è fondamentale per valutare il progresso e migliorare costantemente.

Solo attraverso un approccio collaborativo e oculato potremo creare un valore duraturo per tutti gli Stakeholder, garantendo allo stesso tempo un futuro migliore (e più sicuro) per le generazioni future.

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Claudio Cont
Scritto da Claudio Cont
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