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Chi sono i membri della Generazione Z, i Centennials? 

Nell’era del marketing 4.0 ci si ritrova a fare i conti con una nuova generazione di consumatori: la Generazione Z o Centennials che identifica quelli nati dopo i Millenials, quindi dal 1995-2000 in poi - anche se recentemente si parla di una nuova generazione ancora, quelli nati dopo il 2010, la Generazione Alpha.

In Italia i membri della Generazione Z sono circa 8.6 milioni e di questi 79 mila sono già attivi nel mondo del lavoro (dati Istat e Eurostat 2016).

I giovani della Generazione Z hanno oggi circa 20 anni e stanno prendendo sempre più potere nelle decisioni d’acquisto, tanto che secondo la US Chambers of Commerce Foundation questa generazione influenza le scelte d’acquisto per un valore di 600 miliardi di dollari negli USA e ha una capacità di spesa autonoma pari a 43 miliardi.

I Centennials sono la generazione che è nata e cresciuta con la tecnologia, con lo sviluppo dei social media, utilizzano infatti una media di cinque dispositivi (contro i due utilizzati dai Millennials). 

Essi preferiscono comunicare con le immagini piuttosto che con i testi, sono una generazione concentrata sul futuro che ama crearsi le opportunità, tanto è che ben il 72% degli attuali studenti di scuola superiore intende gestire in futuro un proprio business e il 76% vorrebbe fare del proprio hobby un lavoro.

Sono caratterizzati da un grande spirito di imprenditorialità e intraprendenza e desiderano che il loro lavoro provochi un impatto positivo sulla vita delle persone.

Nonostante il periodo di recessione economica che hanno vissuto gli dia una sensazione d’instabilità e incertezza sembrano essere una generazione che punta al futuro e che è molto legata al proprio Paese ed è desiderosa di aiutarlo.

Sono la generazione dei nativi digitali e il fatto di essere sempre connessi ha finito con il condizionare la loro intera esistenza, a partire dalla visione della vita e i suoi valori, fino al modo di socializzare e di fare acquisti.

Senza ombra di dubbio un modo per raggiungere questo target è l’utilizzo dei Social, i giovanissimi passano al giorno circa 3 ore e 40 minuti connessi, la loro soglia d’attenzione è però molto bassa, si stima che il tempo ottimale per un messaggio che vuole lasciare il segno sia di 8 secondi per questo pubblico.

Se i Millennials erano la generazione di Facebook, ora i Centennials utilizzano più volentieri Social come Instagram o Snapchat per una questione legata all’importanza elevata che attribuiscono alla privacy.

Sono in costante ricerca di stabilità e sicurezza che associano sempre più spesso al denaro, per il 60% di loro infatti il denaro è simbolo di successo. Poter accedere a tutto con un click ed estrema facilità li ha resi forse più propensi alla velocità che alla precisione anche per quanto riguarda la ricerca di soluzioni ai problemi che gli si presentano.

 Si riconoscono tra di loro per fattori come le App che utilizzano o gli Youtuber, influencer che seguono più che per le scuole che frequentano o le persone che incontrano sul loro cammino.

Sono una nuova generazione di giovanissimi, iperconnessi e volenterosi di cambiare il mondo.

 Un consiglio per le aziende che intendono rivolgersi a loro è di non cercare di attrarli con le stesse tecniche usate per i Millennials e di puntare molto sugli aspetti sociali del proprio operato, tema oggi fondamentale.

 Se ti interessa questo tema, leggi anche la nostra rubrica dedicata alle generazioni di consumatori a confronto. Clicca qui!

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