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Definire gli strumenti di controllo

Molti imprenditori hanno una buona cultura imprenditoriale, ma non possiedono nessun sistema di controllo che li aiuti a monitorare i risultati della loro azienda.

Tenere traccia dei risultati è una pratica troppo importante per essere trascurata: sull’autostrada di un mercato sempre più veloce e in continuo cambiamento, conoscere i propri costi e i propri ricavi è l’unico modo per evitare di perdere il controllo del business aziendale. Ecco perché, assieme alla strategia di marketing, devono essere definiti i corretti KPI aziendali.

Come ci riusciamo

Cosa sono i KPI

La sigla KPI sta per Key Performance Indicator, indicatore-chiave di performance. Alcuni esempi di KPI possono essere la variazione del fatturato o del numero di vendite, ma anche la variazione di follower su un social network o di visite sul sito web.

Come individuare i giusti KPI? Identificare i giusti KPI è un’operazione delicata e importante, perché questi definiscono le operazioni strategiche di monitoraggio che verranno effettuate durante l’anno.
Grazie a loro si potrà tenere traccia dei risultati, controllando le variazioni negli andamenti.
Il numero assoluto, preso singolarmente, può infatti dire poco. La sua preziosità sta nel disegnare nel tempo un trend positivo o negativo, a partire dal quale trarre poi le dovute conclusioni.
Ecco perché è tanto importante, all’interno del piano marketing, definire con cura i KPI aziendali. Perché solo a partire da questi si potranno prendere le decisioni strategiche fondamentali grazie ai quali tracciare il percorso dell’intero anno.

Identifichiamo le aree da monitorare

Sono molti gli uffici di un’azienda in cui un’azione di monitoraggio potrebbe portare ottimi benefici. Lo è ad esempio per l’ufficio marketing, dove spesso si conoscono molto bene i costi ma poco e male i risultati generati.
Lo è anche, e questo è già più intuitivo, per il reparto commerciale, dove un’attenta analisi degli obiettivi raggiunti può mettere in luce discrepanze a livello comunicativo e potenzialità ancora inespresse.

Costruiamo dei cruscotti su misura

Per tenere monitorato l’andamento dell’azienda non tutti i dati sono indispensabili.
Alcuni sono poco utili, oppure richiedono un impiego di risorse troppo elevato rispetto al vantaggio che producono.
Se è vero che nell’epoca dei dati tutto può essere misurato, a maggior ragione bisogna saper distinguere cosa merita l’attenzione di un’azienda.
Costruire dei cruscotti precisi, composti solo dai dati effettivamente utili, è l’unico modo per tenere sotto controllo i risultati generati dall’azienda evitando di disperdere risorse preziose.

Come scegliere gli indicatori di performance aziendali

Ogni azienda va monitorata secondo criteri diversi, che variano in funzione del settore e della grandezza dell’azienda stessa. Gli indicatori, inoltre, devono essere sufficientemente numerosi da tracciare un quadro completo dell’azienda, ma anche sufficientemente pochi da essere tenuti sotto controllo.
Per questo un buon indicatore deve essere il più possibile:

  • Specifico. Ogni indicatore deve misurare la performance di un particolare reparto o ruolo. Gli indicatori generici possono aiutare a capire se l’azienda va bene o male, ma non aiutano a capire come farla andare meglio.
  • Integrato. Ogni area aziendale deve avere almeno un indicatore di performance e tutti gli indicatori dovrebbero essere il relazione tra loro, perché solo in questo modo potrà essere monitorata ogni area aziendale e l’azienda nel suo insieme.
  • Rilevante. È inutile misurare risultati secondari di un settore. Per questo è importante che anche gli obiettivi aziendali e di settore siano formulati in modo misurabile.
  • Relativo. Non c’è nulla di assoluto in un’azienda, neanche il fatturato o l’utile. Per questo nessuno indicatore sarà definitivo, ma dovrà sempre essere messo in relazione con gli altri ed eventualmente sostituito.
  • Condiviso. Gli indicatori devono essere concordati con i reparti che in funzione di essi verranno valutati. Non possono cadere dall’alto.

Nessuna azienda è uguale all’altra.
Se sei in cerca di una risposta, non accontentarti di chi si limita ad applicare un metodo: da oltre 25 anni affianchiamo le aziende e ne ascoltiamo i bisogni, scrivendo assieme i nuovi capitoli della loro storia.

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