Per ogni azienda è determinante avere una visione, una direzione verso cui orientarsi e produrre il massimo valore possibile. Questa direzione è definita dalla sua strategia.
La visione non basta. Per definire le tappe del viaggio e commisurare gli sforzi alla meta da raggiungere, abbiamo bisogno di una strategia chiara.
Troppo spesso, però, c'è chi confonde la strategia con il numero che vuole raggiungere.
Un obiettivo di fatturato si può raggiungere in tanti modi, ma è la strategia a dirci qual è il migliore per noi.
Qual è la strada più coerente con la nostra visione aziendale? Attraverso quale visione realizzeremo il sogno della nostra impresa?
Nessun numero può dircelo, ma una buona strategia sì.
Tattica o strategia?
Riconoscere la strada per raggiungere la meta
Quasi tutte le aziende hanno un sogno.
Poche, però, hanno un piano strategico per realizzarlo.
Quando manca la strategia, le organizzazioni si muovono a livello di tattica. Ogni settimana riscrivono le priorità operative, inseguono le scadenze e si lasciano sviare dalle intuizioni dell'ultimo minuto.
Definire la strategia aziendale significa mettere ordine nell'operatività quotidiana, individuare la meta e segnare le tappe per raggiungerla, riparandosi dalle distrazioni e dalle suggestioni che rischierebbero di portarci lontano.
Una strategia realizzabile
Per orientare l'organizzazione verso la visione del suo imprenditore è necessario costruire un piano strategico di medio e lungo periodo.
Scrivere un piano strategico però non è facile. Bisogna farlo tenendo a mente i vincoli che l’organizzazione ha per sua natura.
Quali competenze, saperi e risorse abbiamo a disposizione? Se non ne teniamo conto, rischieremo di scrivere un libro dei sogni. Ma un libro dei sogni non è una strategia aziendale: è un esercizio di stile.
Un piano strategico efficace è sempre sostenibile, per l'azienda e per le sue persone.
Un approccio partecipativo
Non condividiamo i modelli di consulenza top down che calano la strategia dall’alto, rilegando l’azienda - e le sue persone - al ruolo di operatori passivi.
Un piano strategico funziona quando le persone che lo devono realizzare credono nella sua efficacia. Ma perché le persone credano nel piano strategico, devono sentirlo proprio.
Per questo adottiamo un modello partecipativo. In questo modo le figure chiave dell’azienda intervengono nella sua realizzazione, diventando le vere protagoniste dell'evoluzione aziendale.
L’importanza del lavoro analitico
All’interno della nostra bussola, la strategia si colloca a monte.
Questo per due ragioni.
La prima riguarda la sua importanza: facendo da "contraltare" all’identità aziendale, rappresenta la chiave per la realizzazione della visione. La seconda perché cronologicamente viene dopo il processo di analisi. Infatti, solo dopo che abbiamo compreso i perimetri all’interno del quale ci possiamo muovere potremo realizzare una strategia davvero efficace.
Il lavoro analitico è indispensabile per definire non solo la meta, ma anche per individuare le tappe necessarie a raggiungerla e gli strumenti che abbiamo a disposizione per intraprendere il viaggio.