Per lanciare un nuovo progetto servono due ingredienti: un pizzico di follia e una grande passione.
Il neo imprenditore è sempre follemente innamorato della propria idea e, proprio grazie al suo grande entusiasmo, sa di poter riuscire a superare le difficoltà legate alla sua nascita.
Il neo imprenditore non deve però dimenticare che la partita si gioca sul campo affollato del mercato: se vuole proteggere la propria idea non deve chiudersi in se stesso. Ecco perché, nella seconda parte della progettazione, deve pensare al modo più corretto di presentarsi al mercato, costruendo un modello di business capace di attirare l’interesse degli investitori e rendere così il suo sogno una realtà.
In cosa ci chiede aiuto?
Il numero e la varietà delle offerte presenti sul mercato è però enorme: per non confondere la propria voce in mezzo al rumore di tante proposte commerciali, ogni start up deve identificare ciò che la rende unica e puntare con forza sul proprio valore distintivo, così da emergere e farsi notare.
Non c’è soddisfazione più grande del trasformare un sogno in un progetto concreto.
Per riuscirci è però fondamentale costruire un modello di business capace di comunicare ai partner e agli investitori la validità del progetto, attirando i capitali necessari a concretizzare la nuova idea.
Perché combattere contro la Coca Cola, se non ce n’è bisogno?
Per evitare di sprecare risorse ed energie competendo contro attori sbagliati, ogni start up deve ricercare la migliore posizione di mercato in cui inserirsi.
Solo attraverso un corretto posizionamento, la start up potrà infatti valorizzare al massimo i propri punti di forza, evitando così di scontrarsi con una concorrenza già matura e dunque inevitabilmente più forte.
e sviluppare le attività operative
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: nessuno lo sa meglio di un neo imprenditore.
Per questo, quando si avvia un nuovo progetto, come prima cosa è necessario programmare con cura le attività operative utili ad avviare l’impresa. Queste non devono però essere campate in aria, ma rifarsi ad un budget vendite chiaro, realistico e suddiviso con precisione per elementi strategici (ad esempio per area geografica, prodotto, venditore e settore merceologico).
La start up, come ogni azienda, ha bisogno di definire con precisione il proprio metodo di approccio al mercato.
Spesso anche più di altre, perché vestendo i panni di un nuovo attore sul mercato non ha conoscenze pregresse sulle quali basare le proprie decisioni.
Per evitare di trovarsi persa in mare aperto, un piano marketing costruito con le necessarie competenze le permette di conoscere le dinamiche del mercato in cui si sta per inserire, quali sono i suoi competitor principali e qual è la strategia migliore per organizzare la propria comunicazione.
Il numero e la varietà delle offerte presenti sul mercato è però enorme: per non confondere la propria voce in mezzo al rumore di tante proposte commerciali, ogni start up deve identificare ciò che la rende unica e puntare con forza sul proprio valore distintivo, così da emergere e farsi notare.
Non c’è soddisfazione più grande del trasformare un sogno in un progetto concreto.
Per riuscirci è però fondamentale costruire un modello di business capace di comunicare ai partner e agli investitori la validità del progetto, attirando i capitali necessari a concretizzare la nuova idea.
Perché combattere contro la Coca Cola, se non ce n’è bisogno?
Per evitare di sprecare risorse ed energie competendo contro attori sbagliati, ogni start up deve ricercare la migliore posizione di mercato in cui inserirsi.
Solo attraverso un corretto posizionamento, la start up potrà infatti valorizzare al massimo i propri punti di forza, evitando così di scontrarsi con una concorrenza già matura e dunque inevitabilmente più forte.
e sviluppare le attività operative
e sviluppare le attività operative
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: nessuno lo sa meglio di un neo imprenditore.
Per questo, quando si avvia un nuovo progetto, come prima cosa è necessario programmare con cura le attività operative utili ad avviare l’impresa. Queste non devono però essere campate in aria, ma rifarsi ad un budget vendite chiaro, realistico e suddiviso con precisione per elementi strategici (ad esempio per area geografica, prodotto, venditore e settore merceologico).
La start up, come ogni azienda, ha bisogno di definire con precisione il proprio metodo di approccio al mercato.
Spesso anche più di altre, perché vestendo i panni di un nuovo attore sul mercato non ha conoscenze pregresse sulle quali basare le proprie decisioni.
Per evitare di trovarsi persa in mare aperto, un piano marketing costruito con le necessarie competenze le permette di conoscere le dinamiche del mercato in cui si sta per inserire, quali sono i suoi competitor principali e qual è la strategia migliore per organizzare la propria comunicazione.
“Ci accorgiamo di essere troppo innamorati della nostra idea e questo non ci rende oggettivi nel valutare la vera sostenibilità del modello di business.”
I nostri servizi di consulenza strategica aziendale
Fare consulenza strategica aziendale significa studiare a fondo un’azienda e il suo mercato, scegliendo il progetto più promettente per lo sviluppo suo e delle sue persone. Per riuscirci, mettiamo al servizio delle imprese le nostre migliori competenze, costruendo con loro il percorso più adatto alla loro identità.
